domenica 24 agosto 2014

Sinead O’Connor, 22 Agosto 2014, Santo Stefano di Magra – Area Ex Vaccari


È stata una Sinead O’Connor eccezionale quella che ho visto venerdì 22 Agosto a Santo Stefano di Magra. Appena seduti, mezz’ora prima del concerto la abbiamo vista accanto al palco “allenarsi”… come? Una specie di jogging sul posto.. semplicemente.. con jeans e camicia blu.. e il classico look rasato (niente parrucche come nella copertina del cd). Da subito l’ho vista molto in forma: dimagrita e assolutamente giovanile. Molto meglio di quando l’ho vista a Milano o a Genova le ultime volte. E vocalmente rimane unica e potente! Ha aperto il concerto con la splendida “Queen of Denmark” con cui ha messo a tacere gli ultimi chiacchiericci con la potenza vocale improvvisa che ha ammutolito tutti. Ed è stato subito chiaro che la “nuova” Sinead fa ROCK. Poi la divertentissima “4 th & Vine” con cui ha da subito invitato chi volesse a ballare sotto il palco. Poi il nuovo singolo molto orecchiabile “Take me to Church” e la potente “8 good reasons” sempre dal nuovo album, con cui ha chiarito che anche come song writer lei è ancora sul pezzo, eccome. Bellissima e forte da riascoltare “No man’s woman”, inno all’indipendenza e alla spiritualità femminili. Il singolo delizioso del penultimo album “The wolf is gettin married” non poteva mancare! Poi un pezzo che ha stupito: la nuova “Harbour”, profonda e viscerale. “In this heart” a cappella (prima sola poi con le voci di altri musicisti intrecciate) è stato per me il più bel regalo del concerto: non mi aspettavo un pezzo dal mio album preferito in assoluto, Universal Mother. “Nothing compare to you” non può essere saltata perché il pubblico la ama troppo. Altra bella sorpresa è stata “Thank you for hearing me” in cui la voce sale e sale e manda in estasi! Di nuovo due bei pezzi del nuovo album che ancora non ho ascoltato, rock con accenni blues: “The voice of my doctor” e “Dense water”: decisamente il nuovo album va preso. Dopo la vecchia ma attualissima “The emperor new clothes”, Sinead ha chiuso con “The last days of our aquietance”: chi ha chiuso una storia d’amore importante non può che sentire forte dentro questo pezzo. Poi un encore con due ultimi brani, eseguiti da sola e con il suo tastierista, “Kisses like mine” e “Street cars”, tratti sempre dall’album in uscita “I'm not Bossy, I'm the Boss”. Poi una sorta di ninna nanna a cappella per augurarci un buon sonno. E ci ha salutato. Una chicca: durante il concerto un ragazzo ha gridato a Sinead “We love you” e lei ha risposto “I love me too”… come biasimarla? Tra un pezzo e l’altro Sinead ha ringraziato moltissimo con dei “Thank you” sussurrati e ripetuti, tipo mantra. Questo è ciò che gira in testa mentre scrivo queste parole: grazie Sinead!

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