scendono al tramonto,
mentre il cielo si piega
al silenzio del tuo nome.
Sei stata roccia,
eppure la malattia
ti ha corroso
pian piano
inesorabile.
Resta ogni ricordo,
nel tessuto leggero
della quotidianità:
piccole perle
da stringere in mano
quando il dolore brucia.
Ora la sfera bianca,
simile ai tuoi capelli,
precipita oltre la montagna
e segna il tuo viaggio
verso l’altrove.
Io accendo una candela,
non per trattenerti,
ma per illuminare
il cammino che sceglierai.
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