giovedì 14 agosto 2014

But if the summer's wasted how come that I could feel so free?



Quando guardo la città da qui mi sembra sempre di vedere il futuro. Con le sue luci sempre più numerose e le sue foreste di gru. E in queste sere d’estate, in cui i giorni iniziano ad accorciarsi in modo evidente, mi sembra bellissima. Vorrei che Dio vedesse questa terra con i miei occhi, stasera. Ne sarebbe compiaciuto. Questa Emilia che si ostina ad ignorare ogni catastrofe e ogni crisi, anche dinnanzi all’evidenza. Una conca circondata da colline erbose. Che nasconde millenni di cultura nei pozzi delle sue biblioteche antiche e nelle sue università pullulanti di testosterone. Io sono qui a sprecare la mia estate. Solo. Osservando il rosso del tramonto metastizzare il blu del cielo. E mi chiedo come mai, se sto vivendo in questo gigantesco spreco, mi sento così libero. E mi piace pensare che tutto andrà bene. Che la catena delle delusioni si spezzerà. E che il futuro sarà davvero luminoso come questa terra sembra essere stasera.  “Everything will be fine. I spent the summer wasting. The time was passed so easily. But if the summer's wasted how come that I could feel so free. I spent the summer wasting. The sky was blue beyond compare a photograph of myself”. Intanto la bruma della sera si mescola al sudore sulla mia pelle. E il vento porta odore di salvia selvatica.

Le parti in inglese sono tratte da “A summer wasting” dei Belle and Sebastian

4 commenti:

Laura ha detto...

Certo che la catena delle delusioni si spezzerà, che tutto andrà bene e che il futuro sarà luminoso... Bisogna crederci, Daniel, non smettere di sognare e lottare coi denti e con le unghie per costruire quel sogno. E io ti auguro di vero cuore di riuscire a realizzare tutto ciò che desideri! Un abbraccio
Laura

Anonimo ha detto...

Sognare....costruire sogni...ma sempre il dubbio,sogni dal passato visti in questo presente e sogni del presente verso un positivo futuro incerto.Come il ricordo di una Notte d luna piena al ritmo di una danza senza danzare.Solo un osservare immaginando la sinfonia di una evocazione di un momento.Una lacrima che se confonde con un urlare volcanico interno.Un gridare di otroro tempo che prima era urlo come una forma di sprimere un tormento, adesso l'ansia che sia il silenzio la tacita forma di diventare un urlare ai 4 venti.Grande roccia l'Evocazione di una canzone con tanti ricordi.....il arte,la musica hanno preso la forma ideale perche continui ad ammirare la magica combinazione tra la montagna,il mare ed il sofrimennto.Futuro incerto piu per la paura del non essere come in altri tempi....ma ROCCIA CHIAMATO DANIE l'importante sera sempre vivere con forza ogni secondo di questo momento,Armonico o con saltuario sconvolgimento emotivo ma senza perdere mai la danza della musica che se combina con un sentimento. Il mio sempre umile saluto sentito.angelo.

Daniel ha detto...

Per Laura
Grazie! Bisogna credere che la catena delle delusioni si spezzerà. Oppure occorre imparare ad accettare le delusioni.
un abbraccio
d

Per Angelo
Che bello rileggerti in questo momento, lo prendo come un bellissimo augurio di compleanno. Le tue parole sono una splendida preghiera per le mie orecchie. Sai collegare le mie emozioni di diversi momenti in una sintesi magica. Grazie davvero! un abbraccio. D

Fly ha detto...

E' bella questa immagine che Dio possa vedere coi nostri occhi... e compiacersi... sono attimi in cui ci sente davvero liberi e in pace con tutto l'universo...
spero siano davvero tanti...
un abbraccio grande
Fly