mercoledì 23 aprile 2008

Note oniriche nell’ombra


Ho sognato una canzone
evaporare dalle acque
del Missisipi ormai stanco

L’ho ascoltata espandersi
col vigore della musica
fin nell’Atlantico azzurro

L’ho poi udita risorgere
tra il frangiflutti dell’onde
sull’aguzza costa bretone

E superare silenziosa
le contrade del continente
sfiorando le vite dormienti

L’ho avvertita sussurrarmi
nel sonno inconsapevole
note oniriche nell’ombra

L’ho intonata nel mattino
fecondo della nuova luce
accanto alla prima rosa

10 commenti:

jana cardinale ha detto...

Daniel delle meraviglie, è così che ti chiamo, e tu lo sai, vero? Ti scrivo adesso, ma lo faccio anche per consegnarti le emozioni che ho provato nel leggere il tuo post precedente...Ad ogni lettura, ad ogni tuo pensiero, la mia anima si sbriciola in coriandoli di nostalgia...E io mi riconosco, in quello che esprimi, nella carica delle tue passioni, ed è da te che cerco di imparare...Imparare a smaltire la vita. Ti voglio bene. E ci sono.

Anonimo ha detto...

piedi scossi e vite ispirate dalle note.. hihi, me too babe. solo un po' più a sud, forse.

desaparecida ha detto...

se sostituisci alla parola "canzone" la parola "vita" è ugualmente magica...

buonanotte!

Fabioletterario ha detto...

Leggo un barlume di sole alla fine, giusto?

Anonimo ha detto...

Evaporare, espandersi, risorgere, superare, mi piacciono questi verbi… soprattutto intonati da Te nel mattino fecondo della nuova luce accanto alla prima rosa…

Ti abbraccio come sai...

Fly

Anonimo ha detto...

Parole come carezze...
E questa canzone è vita , è speranza, è luce nel mattino.
La prima rosa...un'immagine che mi ha commossa,senza un perchè.

Un abbraccio

Baol ha detto...

Non so perchè ma mi è venuta in mente questa canzone/poesia:

"IL SUONATORE JONES

In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.

Sentivo la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore.

Libertà l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.

Libertà l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco.

E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.

Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto."

F. De Andrè

ffff ha detto...

io ricordavo di avere ascoltato qui una canzone e di averla riconosciuta come mia. mesi fa.
ora capito di nuovo e c'è sua sorella sotto.
(però io non conosco nessuno col mio stesso sangue, o se sì, lo ignoro o faccio finta che non sia così. qualcosa mi dice, è il segreto per fare a meno dei cerotti, e qualcos'altro mi dice, hanno un senso anche i cerotti però.)
ciao daniel, buona liberazione

Daniel ha detto...

Per Miss Jana..
Cara, leggerti qui .. è sempre un piacere immenso per me.. per quello che dici.. e per come lo dici.. i tuoi commenti sono semplicemente poesia "la mia anima si sbriciola in coriandoli di nostalgia" ... complimenti a te!
Un abbraccio
Daniel

Anonimo ha detto...

Si il post lavori in corso piace anche a me, è funzionale al momento che sto attraversando, o forse sarebbe più esatto dire che mi sto lasciando attraversare dal momento...
Un bacio Dani.