martedì 22 aprile 2008

Soul quake in a glass world



Sono passate poco più di due settimane da quando hai compiuto trent’anni, nel dì in cui il giorno ha lo stesso numero del mese. Soltanto ieri sono passato da te. Mi sembra così strano “passare da te”. Ora che sei fuggita dal nido e vivi in un altrove che ti sei disegnata addosso. Ora che la distanza fra noi è ulteriormente e irrimediabilmente aumentata. Ti vedo irraggiungibile e forte come non mai. Mi spaventi se ti paragono alla mia fragile esistenza, continuamente sconvolta da piccoli e grandi terremoti. Il tuo passato adolescente e rumoroso si è dissolto di fronte a tanta stabilità: sei stata una sorpresa anche per me. Mentre le nuvole scendono sulle montagne e le attraversano piangendo, io mi avvicino al tuo nuovo regno di alabastro e gioia. Non ho idea di quello a cui tu stai pensando, so solamente che io non sono nei tuoi pensieri. “Clouds descending I'm not policing what you think and dream”. Mi accogli con un sorriso a metà fra il sorpreso e l’estraneo. Dai tuoi occhi colgo per l’ennesima volta la verità: tu non sai nulla di me. La mia quotidianità ti è estranea, ora più che mai. Eppure, come in passato, provo – quasi per gioco – a cercare i tuoi pensieri tra queste mura nuove e fresche, in questa vita da cui sono escluso. Non trovo niente, ma supererò anche questa delusione, come faccio dal giorno in cui ho preso coscienza di esistere. “I run into your thought from across the room just another trick, can I weather this?”. Le poche volte in cui ci vediamo, mi chiedi di me. Io non so cosa dirti. Spesso penso che non ci sarà mai dialogo tra noi. Abbiamo sempre affermato di essere diversi e ci siamo sentiti vicini soltanto quando le circostanze esterne ci hanno obbligato ad esserlo. Ora lo specchio che ci separa è ancora più deformante. Non riesco più a scorgere nemmeno similitudini fisiche. Ti sento come un’amica lontana che riesco a vedere soltanto qualche volta l’anno; quando lo realizzo il mio cuore sobbalza così forte che temo di danneggiare questa casa perfetta. “I've been in the soul quake happened here in a glass world”. Sono orgoglioso di quello che hai costruito e sereno se penso alla tua vita perfetta, in cui il tuo Amore cresce di consapevolezza ogni giorno. Sono atterrito se penso al fatto che provo quasi imbarazzo nell’entrare qui dentro. Come sempre riesci, senza volerlo, a farmi sentire immensamente piccolo e inutile. È come se con ogni sguardo mi dicessi che tu sei cresciuta, mentre io non crescerò mai. Ma non mi ferisci più come in passato. Ora so come affrontarti. Ora, per la prima volta, sto scrivendo di te. Tu che sei l’unica persona al mondo ad avere esattamente il mio stesso sangue.

Le parti in inglese sono tratte da "Concertina" by Tori Amos

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo leggo Dani che non stai bene... Lo leggo... E non ci sono parole di speranza, da parte mia, o parole speciali... Solo la consapevolezza, valida solo per me, che si trova dentro la strada da percorrere, e a volte la si imbocca casualmente... E non è necessario stravolgere il contorno... Quello che cambia veramente è dentro... In profondità... Ma, ripeto, è una consapevolezza valida solo per me, e non so nemmeno fino a quando...
Ti abbraccio forte ragazzo... Tieni duro.

Anonimo ha detto...

hei... mi spiace leggerti così...
Un bacio, notte a te Dani...

Anonimo ha detto...

E' un post bellissimo, bellissimo e struggente. E pieno di Amore, si un sacco di Amore che trapela da ogni parola, nonostante la malinconia e una certa dose di rimpianto.
Io non lo so cosa lei sia potuta diventare, di certo come dici sarà cresciuta, sarà maturata, sarà divenuta una persona magari anche migliore, ma tu, tu nel tuo sentirti immensamente piccolo ed inutile, brilli di una luce ineguagliabile, attraverso la quale si distingue assai bene, la tua sensibilità e la tua capacità, per Amore, di vedere la perfezione anche dove non c'è. Perchè di una cosa sono certa, ci sono vite serene, vite che scorrono tranquille, ma non esistono vite perfette, se non nei nostri desideri.
Ci sono legami che vanno oltre noi stessi e che, anche quando pare ci portino lontano, prima o poi tornano di prepotenza a farci sentire il loro richiamo forte. Non perdere la speranza...Un bacio grandissimo Ragazzo mio. Gas

Anonimo ha detto...

Non so perchè, ma avevo pensato foste gemelli :-) Gas

Anonimo ha detto...

Eccoti, mi mancavi…
Adoro come parli delle persone… come introduci il loro essere, con piccoli sguardi delicati e rispettosi, esse compaiono magicamente, io le vedo attraverso i tuoi occhi… sento il tuo Amore… il tuo interesse per loro…
Lei comincia a muoversi in questo ambiente d’alabastro, lieve come una presenza sicura e serena,
la sua luce e suoi pensieri sembrano disegnati vaporosi come in una nuvoletta dei fumetti… e l’aria profuma di fresco…
E tu che la osservi… con un senso sgomento quasi di estraneità… e di piccolezza… cresciuta con Te… e ora…
Non crescerai mai… forse sei già cresciuto troppo e troppo in fretta… Daniel… ricordati i punti di vista… Oltre… si può tornare solo bambini…
Esprimo un piccolo e grande desiderio…. Vorrei che questo tuo dolce e amorevole sguardo potesse posarsi solo per un’istante sul Daniel che vedo io… sul Daniel che c’è dentro di te… e attende di essere accolto, stimato, riconciliato con se stesso…. Prendilo per mano… e abbraccialo… per me…

Fly

Anonimo ha detto...

vulnerabilità e umanità. è bello quello che hai scritto, mi sembra di vederti in quella casa, in silenzio ma con mille emozioni che ti agguantano da dentro l'armatura, il posto da dove scrivi... stasera sono un pò stanca. ciao daniel. buona notte. astro

desaparecida ha detto...

Five Seconds To Hold You

Devics


Five seconds to hold you
then you'll slowly vanish from my arms
please don't speak or break this spell
you know, it doesn't matter

Five phantoms below you
I've waited a lifetime
but as you drift by over me
you know, it doesn't matter

Five years without you
they couldn't tear a moment from my mind
but memories fade and so did yours, you know it
doesn't matter anymore




Cinque Secondi Per Stringerti


Cinque secondi per stringerti
poi lentamente svanirai dalle mie braccia
perfavore non parlare o spezzare questo incantesimo
Lo sai,non importa

Cinque fantasmi dietro di te
ho aspettato una vita
ma come tu scivoli oltre me
Lo sai,non importa

Cinque anni senza di te
non possono strappare un momento dalla mia mente
ma i ricordi svaniscono e così faranno i tuoi,lo sai
non importa più ormai

MI HAI FATTO PENSARE A QSTA CANZONE....
UN SORRISO...

Fabioletterario ha detto...

Cosa si può dire davanti ad una sofferenza profonda? A volte meglio tacere...

Anonimo ha detto...

Non ci posso andare, ma conta l'atteggiamento mentale direi..
Mi sento felicemente incasinata, felicemente insoddisfatta, felicemente squilibrata...
Ma che m'è preso io non lo so.
:)

fabio r. ha detto...

ciao, grazie del passaggio e "fingercross" for everything you wish.
Fabio

Anonimo ha detto...

Leggerti è riflessione..hai descritto con maestria una sensazione che ho provato per anni...con una persona a me cara...e che per anni ci siamo inseguite..mai lo stesso sentire..lei troppo avanti..e io sempre più confusa..per anni..ci incontriamo una volta all' anno..lei subito mi ribalta adosso la sua magnifica vita..facendo sentire la mia un puntino...osaggiata dalla famigliaper la capacità di una telefonata..abita lontana...da anni
Io per scelta non ho mai voluto andar via..prendendomi le mie ocroci...sempre presente in tutti frangenti...Ma da un pò di tempo ho racuperato...ora corro avanti..e dietro di me un puntino...
ps..scusa lo sfogo..amo molto questa persona..ma ora mi accorgo che lei è rimasta una bambina..io sono cresciuta..nella sofferenza..ma sono cresciuta...un bacio dolce..bellissimi i tuoi post..scrivi meravigliosamente..maddy