mercoledì 8 agosto 2007

Matelda



Ti scorgo Matelda
al di là del fiume:
tre passi fra di noi,
spazio infinito

E vago nel tuo sguardo
d’immediata purezza:
nel Lete affogando
il mio cuore pentito

Son pellegrino disperso
nell’umana afflizione:
nei labirinti sanguini
son vampiro assopito

Privami divina guardiana
dei mali di cui vita soffre:
che sia fragile il dolore
sconfitto dal celeste rito

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E per me è un complimento enorme, adoro Pavese. E tu sei una bella scoperta, ascoltiamo e citiamo la stessa musica (Radiohead, Damien Rice...). Grazie di essere passato sul mio blog Daniel. Ciao Ire.

Anonimo ha detto...

Sei un vero portafortuna lo sai? In effetti il nostro Gesualdo il modo per farmi avere gli auguri lo ha trovato :-) Quindi il giorno 11, avrò un pensiero speciale per te, come ringraziamento. Una interiorità implacabile, mi piace, dà idea di grande umanità, sensibilità e altruismo e...dolore, inevitabile compagno di anime pure e di coscienze limpide. Ricominciare da capo, ogni volta, è una necessità, per non soccombere...spennacchiati e sbruciacchiati è vero, ma sempre indomiti. Dammi la mano Pellegrino disperso, non sono Matelda, ma, a volte, riesco ad essere una buona amica. Gas

Daniel ha detto...

Notturna: grazie a te per avere letto qualcosa di mio. Se ti piace Pavese allora abbiamo gusti simili sia di letteratura che di musica. A presto.

Gas: essere pellegrini .. sempre pronti a viaggiare per oltrepassare nuove linee dell'orizzonte. grazie mille

Anonimo ha detto...

Quella frase l'ho presa dai Radiohead. Domani parto, ti leggerò al mio ritorno. Ciao Daniel, buone vacanze.

Anonimo ha detto...

Quindi del leone pure tu :-)Passerò a farti gli auguri allora. Non vai in vacanza tu? Un bell'abbraccio. Gas

Anonimo ha detto...

La lettura della tua poesia mi ha accompagnato nel mentre di infilare il tabacco nel braciere della pipa.... Debbo dirti che le tue parole hanno contribuito a valorizzare la sacralit� "dell'infuocato" momento... ciao!