lunedì 29 dicembre 2008

Hey don't you know you were right?


Immerso in questo silenzio scuro. In questo freddo di ossa appese. Lascio le parole rimbombarmi nel cranio. Le tue rimbalzano come biglie sul pavimento. Dal tuo viso capovolto al mio corpo disteso. Ne assaporo l’indifferenza che, come un tessuto di seta, avvolge i miei muscoli. Penso alla verità. A ciò che è giusto e sbagliato. E allo stesso tempo so che non esiste questa binarietà. Non nel senso definito che io desidero disperatamente. Ho pensato per mesi che tu fossi l’errore. Che tu avessi torto. Ora che ti vedo trionfare accanto alle macerie della mia vita, ammetto senza paura che forse l’errore è insito soltanto in me. E che tu hai preso la giusta decisione. Io rappresento soltanto la vittoria dello spreco. Lo spreco della bellezza e della gioia. Della freschezza e del sorriso. Affogo tutto ciò che ho in queste mie abitudini di putredine e nel buio di questo pomeriggio così bianco da sembrare radioattivo. Io che ho lottato contro di me pensando in realtà che fossi soltanto tu il nemico. Per paura di guardare dietro a quella piega dell’anima che ha tenuto nascosto il mio essere più vero. Ma ora sono qui per confessarmi davanti ai tuoi occhi inconsapevoli del dolore. Davanti a questa porta che sembra chiusa da secoli. Ma è immensamente tardi. “Those with habits of waste, their sense of style and good taste, of making sure you were right, hey don't you know you were right? I'm not afraid anymore, I keep my eyes on the door, but I remember....”. Ho voluto rivedere le tue labbra prima che questo anno disgraziato chiudesse il sipario. Con le sue tende macchiate del mio sangue. Non vorrei ricordare nulla. Non avrebbe senso. Il passato cancella il presente. Tu che vivi una giovinezza nuova chiazzata di speranze concretizzate nella carne. Nessuna sconfitta. solo l’accettazione che il tempo possa anche dare oltre che togliere irrimediabilmente. Come il nostro tempo. Che abbiamo forse sprecato. O che non abbiamo mai avuto. Le mie lacrime sono sacrificate sull’altare del nuovo come è giusto che sia sempre. Non ho paura di te, non più. Anche se la confusione regna sovrana dentro di me. “Tears of sadness for you, more upheaval for you, reflects a moment in time, a special moment in time, yeah we wasted our time, we didn't really have time, but we remember when we were young”. Ho sempre pensato che i sogni dovessero per forza schiantarsi da qualche parte. Ora tu mi dimostri che non è così. Ma ogni sogno può diventare un incubo in base alla prospettiva da cui lo si guarda. Però io non ho più bisogno di sogni. Io non desidero più nulla. Nulla da te. Né da nessun altro. “Guess your dreams always end. They don't rise up, just descend. But I don't care anymore, I've lost the will to want more, I'm not afraid not at all, I watch them all as they fall..”. E nel mio silenzio non percepisci nulla. Come non mi avessi mai conosciuto. Come non avessi mai accettato quello che sono davvero. Arriverà per entrambi il nuovo anno. E senza paura ne accoglierò i figli. Con tutto ciò che Dio vorrà mandarmi. Dopo un anno di abbandoni consecutivi e definitivi, dovranno aprirsi nuove possibilità. Nuovi squarci di sereno nel buio. Anche per me. Amen.

And all God's angels beware
And all you judges beware
Sons of chance, take good care
For all the people not there
I'm not afraid anymore
I'm not afraid anymore
I'm not afraid anymore
Oh, I'm not afraid anymore.

Le parti in inglese sono tratte da “Insight” by Joy division

6 commenti:

riri ha detto...

" Nuovi squarci di sereno nel buio"..
si apriranno, sì caro Daniel, perchè ne abbiamo bisogno tutti, e quest'anno andrà via coi suoi dolori e lasceremo indietro la tristezza, ci saranno momenti ricchi di partecipazione, incontreremo volti nuovi ed i cuori si accenderanno di emozioni..come quelle che si provano quando si passa da un amico, si parla con un vicino, si ride con uno sconosciuto.
Ti auguro un 2009 ricco di felicità.
Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

Impossibile dire cosa sia giusto e cosa sbagliato..sarebbe troppo semplice!Non esiste nemico peggiori di noi stessi, liberati dai dubbi, esci e respira pomeriggi come questi, gelidi da spaccare il cuore, ma non radiattivi!A volte anche il freddo può guarire...Ti auguro davvero il meglio, sei eccezionale!
Un bacio

Anonimo ha detto...

Anche il tuo scritto merita più un ascolto assorto che parole cariche di solidarietà umana. Che sia un buon anno, un anno di sorprese, di sorrisi, di traguardi raggiunti e nuove partenze d'affrontare con entusiasmo.

Anonimo ha detto...

Non te l'ho mai detto,ma io non capisco l'inglese,quindi alcune cose mi sfuggono (potresti tradurre?)
Ma altro mi appare
Nelle storie a due,che per me non rappresentano quasi mai l'Amore,ma solo un tentativo di proiettare sogni desideri e voglia di essere sul volto di un altro,solo ogni tanto si riesce davvero ad amare l'Altro,e ci si riesce quando ci si conosce così bene da essersi accettati,compresa la propria ombra
E così succede che l'altro voglia fuggire,che avverta il peso,che senta il freddo di un rifiuto negato,che non sia capace di vedere
Non fermarti per questo,cerca di capire,cerca di vedere ciò che neghi
Prova ad amarti
E goditi la tua bellezza,senza paura

Un abbraccio sentito
Elisa

p.s.: dico sempre ai miei alunni "l'uomo è una relazione"

Anonimo ha detto...

Non c’è mai nulla di totalmente sbagliato, ne nulla di totalmente giusto… anche se tutto quanto umano e tangibile sembra condannato a una visione duale, ma il ricongiungere la dicotomia è apprezzarne le sfumature… del passaggio… tra l’alto ed il basso, l’inverno
e la primavera, la morte e la vita, il perdere qualcosa e trovarne un’altra…
è un po’ anche uno dei messaggi iniziatici della festa della Luce del solstizio d’inverno, una porta d’ingresso simbolico… al risveglio interiore a uno stato di superiore consapevolezza… è questo che leggo in questa tua pagina sempre molto toccante, insieme all’immagine dell’ indifferenza, come un tessuto di seta che scivola via su muscoli… ancora tesi… così realistica… da percepirne il freddo che lascia…
…sui muscoli sciolti la seta scalda e accarezza…
Ti auguro di cuore… un nuovo anno di Luce e sorrisi, una lieta rinascita…
Ti abbraccio…
Fly

Anonimo ha detto...

Sarà così Dan, un anno nuovo, in ogni senso. Per la mente, per il cuore e per l'anima. Bisogna crederci e comportarsi di conseguenza. Ci vogliamo provare?
Ti abbraccio. Tanti sorrisi per te. Ti penserò nel mio guardare avanti. Gas