venerdì 7 settembre 2007

Scarlatto timido


Ti leggo senza più alcun timore
e le tue ferite diventano mie:
siamo vittime degli stessi boia

Sottili le parole infiltrate
come lamette sui polsi teneri
del mio cuore da te contaminato

Il mio sangue colora il tuo sangue
scarlatto timido un poco spento:
siamo quello che pensiamo d’essere?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

siamo quello che pensiamo di essere? noi umani siamo pieni di domande di cui quasi sempre non conosciamo le risposte, o anche se le conosciamo preferiamo negarcele... comunque la mia risposta è No... siamo ciò che siamo, e non sempre ciò che noi pensiamo è il nostro essere.. mhm mi sono spiegata? non lo so, ma in compenso io mi sono capita ;) ciao Daniel buon fine settimana, Mai.

Anonimo ha detto...

Nel turbinio delle parole la verità è sempre negli spazi tra l'una e l'altra... ciao

Anonimo ha detto...

...o cerchiamo solo di essere quello che vorremmo o, a volte, anche quello che gli altri vorrebbero noi fossimo, pur sapendo che non lo saremo mai? Scarlatto timido...perchè a me invece sembra rosso fuoco? Un abbraccio. Gas

Anonimo ha detto...

Rosso fuoco si, perchè in te di "sciapito" non c'è proprio un bel niente :-)Buon lunedi Dan, un abbraccione. Gas
Uhmmm...rileggendo l'ultima strofa mi sono accorta che il riferimento allo scarlatto timido potrebbe anche essere al colore del "suo" sangue...Al momento ho pensato potessi parlare del tuo, per questo mi sono "ribellata" all'idea...Comunque sia, ribadisco, rosso fuoco :-)))ed un hip hip urrà a quando riusciamo ad essere profondamente Umani.

Anonimo ha detto...

Quando le ferite degli altri diventano nostre arriviamo a piangere con le loro lacrime. Bellissima Dan.

Anonimo ha detto...

Grazie.
Cloudy

Anonimo ha detto...

In effetti non lo so proprio come si faccia a slegare il cervello dalla ragione e questo perchè la ragione non so, quasi, cosa sia:-)) Troppo istinto ed emotività la qui presente Gas. Ami i miei commenti? Allora siamo a posto, visto che io amo moltissimo i tuoi post. Ricambio il cin, è il secondo brindisi che mi viene proposto oggi, sarà anche per questo che è stata una giornata speciale. Buon martedi per domani. Gas

Anonimo ha detto...

Mi dispiace dirlo,am le parole le sento mie.Consiglio gli ultimi lavori di PJ Harvey e Cristina DOnà,che ben cullano questi sentimenti.

Anonimo ha detto...

Sei di sicuro uno che pensa molto, forse troppo e questa, a volte, non è una gran benedizione. Perchè quando hai ben finito di pensare, l'occasione, qualunque fosse, è già scappata via :-) L'istinto è un'arma a doppio taglio, perchè se non mediato con almeno un po' di buonsenso, può fare grandi danni. E poi, non serve molto, come si suole dire, piangere sul latte versato. Puoi giusto raccoglierlo con una spugna da terra, ma di sicuro, non potrai più berlo...non quello almeno. Ciò che c'è di buono è, che una persona istintiva difficilmente mente, non ne ha il tempo :-) A volte l'istinto ti salva da situazioni spiacevoli, perchè grazie ad esso percepisci il pericolo e riesci ad evitarlo, ma insomma, come tutte le cose, se lasciato troppo libero, poi da una mano si prende tutto il braccio e così, ti ritrovi monco:-)
Mi piacciono i tuoi discorsi tristi :-), ma certo brindare, buttando pure litri di qualunque cosa noi si stia bevendo, sulle nostre rovine, affogandocele, ha in sè qualcosa di meraviglioso :-) Buonanotte e buon mercoledi. Gas

Anonimo ha detto...

La sensibilità è un onore ed un onere, ma quando se ne è dotati in maniera esagerata, diventa una vera dannazione perchè, a differenza di istinto e ragione, chi la possiede, non è parte attiva nel dolore che viene inflitto, bensi ne è parte passiva, perchè lo subisce e questo senza possibilità di scelta. E non c'è ragione che possa lenire o istinto che possa porre, almeno non troppo a lungo, al riparo. Eppure devo ancora incontrare una persona che, pur vivendola come una cosa a parole non troppo gradita, alla fine, potendo scegliere, vorrebbe davvero esserne sprovvista. Ciò non toglie che anche una persona sensibile, vuoi perchè comunque troppo istintiva o razionale, possa a sua volta ferire gli altri. Credo che la vera differenza, stia nel fatto che una persona così, quando se ne rende conto, ha la capacità e l'umiltà per chiedere scusa...
Hai ragione, non importa con "che cosa" l'importante è avere la voglia di brindare in bella compagnia. Cin e...sogni d'oro. Buon giovedi. Gas