sabato 1 dicembre 2007

Nancy Elizabeth, 30 novembre, Modena



Mi sono accorto che da un po’ non parlo di concerti. Un po’ perché da un po’ non ne vedo uno degno di nota, un po’ perché la mia cupezza emotiva mi fa scrivere tutt’altro genere di cose. Insomma, giusto per alleggerire un po’ la situazione, eccomi a parlare di questo bel concerto a cui ho assistito ieri sera! Nancy Elizabeth ha solo 23 anni, eppure il suo ultimo album “Battle and Victory” è stato salutato come una delle grandi sorprese del folk britannico. Ne avevo sentito parlare ma effettivamente non la conoscevo: ero in quella fase in cui vari elementi stuzzicano la tua curiosità verso un artista ma non ti sei ancora mosso nella sua direzione; il concerto è stato l’occasione giusta. Nancy Elizabeth è inglese: la immagino vivere in uno di quei paesini dispersi nella brughiera inglese (uno di quelli in cui mi trasferirei domani, per capirci), perché sì, tutto di lei mi ricorda la brughiera. La sua voce melodiosa dall’intonazione leggermente decadente. Il suo aspetto da bambina un po’ cresciuta ma con ancora il codino e le calze a maglia a pois bianchi e neri. All’entrata del locale, mentre ancora suonava un altro musicista, abbiamo chiesto ad una ragazza sola se la sedia accanto a lei fosse libera. Ci ha risposto inglese, ma non avevo capito fosse Nancy. L’ho scoperto quando è andata sul palco, lei sola con la sua chitarra e la sua arpa celtica a 22 corde. Fin dal primo istante è stata un’emozione. Una voce spontanea, di quelle che vengono direttamente dall’anima. Per nulla artefatta. Forse a tratti fin troppo immediata e quasi naif. Ma piacevole per questo. Ha una voce da bambina che però canta da donna. I pezzi sono molto graziosi. I temi dei testi spesso introspettivi e intimisti con immagini che sfiorano la poesia. Ed è incredibile come sa suonare la chitarra e l’arpa.. in modo così naturale.. come fossero parti del suo corpo.. Insomma, davvero coinvolgente. Poi la sua semplicità è straordinaria. Ci ha detto che era stanchissima dopo un giorno di viaggio dalla sua ultima data a Frosinone (causa sciopero dei treni): lei viaggia sola.. con la sua arpa e la sua chitarra.. su e giù per l’Europa. Dopo avere registrato il suo album in un cottage del 17esimo secolo. Dopo la fine del concerto, durato non molto devo dire, abbiamo parlato un po’. E’ davvero un tipo particolare! La Musica mi ha permesso di trascorrere una serata piacevole. Spero che iniziare così la prima ora di questo dicembre, sia di buon auspicio.

5 commenti:

Dyo ha detto...

Interessante: sono sempre alla ricerca spasmodica di nuova musica, di nuove voci. Mi preoccupo fin da ora di approfondire l'argomento.
Un saluto. :-)

Dyo ha detto...

Sul mulo c'è poca roba, però...

Anonimo ha detto...

Sarà un bel dicembre vedrai, per tutti e due, anche con il natale che incombe. Vedi che passo? E come potrei non farlo? Bacio. Gas

Anonimo ha detto...

Ironia della sorte l'ultimo concerto a cui ho assistito è stato di Cecilia Chaily, arpista, nella basilica di San Marco a Milano. Molto suggestivo, fino a quando non ha iniziato a cantare... ciao!
http://ilparra.myblog.it

Anonimo ha detto...

Ma giungerà mai (davvero) per me il tempo di deporre le armi?

Buon dicembre, Dani!! e fa' che nel tuo dicembre ci sia ancora posto per noi!

Ti abbraccio