mercoledì 25 febbraio 2009

There's a ray of light upon your face now


Ti ho rivisto nella luce ovattata della domenica mattina. Tra il bianco quasi fastidioso di queste pareti. Tu, immersa nel tuo mondo di musica e arte ostentata. Ti ho rivisto dopo anni che sembrano secoli. Quanto siamo cambiati? Cosa rimane di noi oggi? Di quello che eravamo? Credo sia un passato talmente remoto da impedirci di calcolarlo. Mi guardi. Ti chiedi cosa ci sia in me di quel ragazzo confuso che dicevi di amare così tanto. Lo vedo che stai cercando qualcosa. Con l’interesse del primo incontro. Mi piacerebbe dirti che non c’è più niente. Che stai guardando solo un uomo deluso. E nemmeno nelle profondità dei miei occhi rimane l’ombra di quello che sono stato. Sono successe così tante cose. Così tanti sbagli. E terremoti. Eppure fingo di essere ciò che ti piace. E ostento serenità. Ti guardo. Tu invece sembri sempre la stessa. Non sei cambiata sai. Nemmeno un po’. Debole e forte come eri. Donna bambina come sei. Ti vedo muoverti con più disinvoltura. Ti vedo sorridermi senza tristezza e senza rimpianti. Forse il perdono è arrivato. Tardivo come la pioggia sul Sahara. Non vedo più il cupo sentore della diffidenza nei tuoi sguardi. E allora non sei più una nemica per me. E lo capisco quando un raggio di luce entra dell’enorme finestra e colpisce il tuo viso bianco. Quando ti siedi vicina a me. E le tue braccia nude sfiorano la mia camicia. E posso finalmente guardarti con una straordinaria e inaspettata semplicità. “You are not an enemy anymore, there's a ray of light upon your face now I can look into your eyes and I never thought it could be so simple”. Ci sono così tante cose che non riavremo mai più! Il vento che batteva sulle nostre facce nei pomeriggi estivi. Quell’illusoria certezza nel futuro che rendeva sereni i nostri sorrisi. L’amore che si crede eterno anche se cova in sé il cancro della giovinezza. Ma ora siamo qui. Ad ascoltare questa musica. E riusciamo perfino a ritrovare tra gli sguardi qualche briciola della nostra antica complicità. Non è straordinario come il tempo possa giocare con le nostre vite? “You can hear the music with no sounds You can heal my heart without me knowing I can cry in front of you 'cause you're not afraid to face my weakness”. Forse un po’ di dolore può essere lavato via da queste note. Come la pioggia di un mattino primaverile fa con le strade coperte di pollini e petali. E domani ci sveglieremo un po’ più leggeri. “When we'll wake up some morning rain will wash away our pain”. E mentre ti ascolto raccontarti sto già scrivendo queste parole. E vorrei dirti che non avrei mai pensato di poterle scrivere, un giorno. E vorrei dirti che la persona che hai trovato è molto fortunata. Come è tutto splendidamente banale! Ma la vita è così, tutto può essere sempre nuovo se cambia la prospettiva da cui lo si guarda. “It will be all new again there is something else just 'round the corner”. Anche se forse non ci rivedremo più, questo per noi è un nuovo inizio. “..'cause it never began for us it'll never end for us”.

Le parti in inglese sono tratte da “Rainbow” by Elisa

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace molto questo post, Dani.
Nonostante l'amarezza e le cicatrici, meravigliosi regali del tempo, mi sembra di intravedere una luce... O forse, chissà, è solo che le stesse cose si guardano attraverso una diversa prospettiva e sembrano nuove...
Come siamo banalmente semplici e complicati...
Ti abbraccio forte.
:)

Anonimo ha detto...

Sono ancora sconvolta dalla splendida bellezza con cui sai descrivere gli animi, ricostruire atmosfere, sfumare le sensazioni profonde, vivere istanti... Ti rendi conto di essere speciale?!? ;-)
Un abbraccio grande
Fly

Anonimo ha detto...

difficile aprire vecchi discorsi.. discorsi forse mai chiusi realmente ma semplicemente sospesi, che credo prima o poi ritornino. il passato non si dimentica facilmente di noi. non mi sento di dire più di quello che ho scritto. un post personale ma che tuttavia può suscitare sentimenti simili in chiunque.
ciao, a presto.

ilnomechestaipensando ha detto...

Ragazzo mio, mi sono commosso. . .non dico altro. . tranne che il cambio di prospettiva è davvero vitale. ..
un abbraccio. .

Anonimo ha detto...

'cause it never began for us it'll never end for us”.
Rispolverare antiche,splendide illusioni con il cuore ferito mille volte in più, rinato e rinvigorito, anche se ancora sanguinante...E quello che sembrava un sogno eterno, non è altro che un granello nella storia del nostro Amore,si inchini a quello che è stato dopo.
un bacio

Anonimo ha detto...

parole perfette. Non rimpianto, non rancore. Quando si dice Addio, dovrebbe sempre essere così.
Grazie...
Alisenzap.

Anonimo ha detto...

parole perfette. Non rimpianto, non rancore. Quando si dice Addio, dovrebbe sempre essere così.
Grazie...
Alisenzap.

Anonimo ha detto...

Si dice sempre "tempo, diamoci tempo...esso sistema, a volte rappezza e a volte risolve"
E' una carezza questa tua dolcezza...anche io sono stata fortunata, perché posso leggerti.
Mi chiedi come sto...sono uno spirito che vaga, al momento non vedo approdi, ma non dispero. Il tempo, è solo questione di tempo...Bacio. Gas

Anonimo ha detto...

Qualche briciola del ns complicita'...il destino talvolta e'strano... un nuovo inizio senza te,senza lui..l'inizio della fine. Un caro abbraccio Daniel.

Anonimo ha detto...

Mi sono persa un bel po' di post ultimamente, ma stamattina ho recuperato. Questo mi ha trafitto il cuore... non sono certa di sapere il perché, ma forse un po' sì, perché in fondo c'è un po' di me, come di noi tutti nelle emozioni che descrivi... siamo tutti diversi, ma in fondo i sentimenti che proviamo ci accomunano e ci rendono più simili. Per il Daniel scrittore mi auguro che l'ispirazione non venga mai a mancare, ma per il Daniel uomo spero di cuore che quella sottile nota di amarezza scompaia presto... Un saluto e buon viaggio... vista la tua imminente partenza.

Besos
Laura