domenica 29 marzo 2009

Pozzanghere


Le mie lacrime hanno pulito il cielo:
nuvole sulle pozzanghere del mio sangue
le mani madri di pensieri abortiti
il vento chiuso in barattoli sterili.

Nell’impotenza splendida della vita

8 commenti:

venereubriaca ha detto...

Penso che sia uno dei tuoi pezzi migliori. Riesci sempre a scrivere di contrasti mescolandoli con naturalezza, mi ripeterò ma sei eccezionale! E chissà, magari tornerà il sole, prima a poi...
un abbraccio!

Fly ha detto...

L’efficacia di queste immagini mi lascia senza parole…
L’impotenza è espressa nei massimi termini dal vento chiuso in barattoli sterili…
Quando vedo le pozzanghere di solito il peggio della burrasca è passato… è il momento di riparare i danni…

E’ vero… è difficile a volte sentirsi parte della natura…
Pare che nell’uomo, la ragione, spesso lo porta lontano dall’istinto e dalla natura stessa… Ho l’impressione che la vita sia proprio riuscire ad abbracciare ed incontrare la nostra vera natura… Libera da schemi mentali precostituiti… fino a farne parte completamente nell’ineluttabilità della nascita e della morte… quando l’uomo acconsente, tutto si compie… E per la vita di tutti giorni… che si può fare se non accontentarsi di una viola sola?

Un abbraccio grande…

Fly

Cielo ha detto...

La mente è madre di pensieri, le mani sono madri dell'aborto, perchè col non fare strozzano i pensieri..
bellissime righe Dani...
(Ma perchè la gente mi adora quando parlo del peggio di me? Insomma è proprio vero: nella felicità non c'è proprio nulla di interessante!)

Un bacio grande grande.

Anonimo ha detto...

Quella che tu chiami impotenza
è la percezione di un confine
cercato e temuto
perchè è difficile abbandonarsi
è difficile accettare il limite
l'impossibilità di un controllo che la nostra civiltà ha elevato a stile di vita
Ma cosa c'è di più bello del riuscire a farlo
Abbandonarsi e comprendere
E quelle lacrime che allontanano lavando la memoria
per tornare
alla verginità di un altro tempo

un abbraccio intenso,ti aspettavo anch'io,mi sei mancato,vorrei tanto un tuo sorriso
Elisa

p.s. non sto ancora bene,come avrai capito, a volte perdo la speranza,e mi ritiro nel silenzio

jana cardinale ha detto...

Parole che scuotono l'universo caro Dany...che forgiano ogni sussulto. Sei grande, grandissimo.

zoe ha detto...

Le contraddizioni a cui la vita ci costringe, quel gioco infinito dell'andare avanti e indietro -che pare di andare in su e poi in giù-, dell'altalena, sono le forze che fanno pulsare il nostro cuore, per quanto spesso siano crudeli. Oppure siamo noi, che dobbiamo dare per forza un nome alle cose e giudicarle un bene o un male, che poi il male diventi bene e viceversa, non ci pensiamo mai..

ciao Daniel.

riri ha detto...

Caro Daniel
sei meraviglioso.
Sto bene, grazie.
E tu?
Ti abbraccio

Daniel ha detto...

Per JANA
Cara.. grazie mille.. sei un tesoro!
un bacio
Daniel