martedì 15 gennaio 2008

Ancient plug



I’ve been another man, I’ve been
Something
I’ve seen an ancient Land, I’ve seen
A beach without any end that the tides could show and sink

There is an energy there is
A beat
Men can only sometimes perceive
Listening to all the whispers and looking at all the shades

No there is no shame
If I need to murder all this pain
I can find here a new consciousness.. it’s a bet

And this wretched gift
Someone from the past has given me
Can be something I have still to live.. to live

I’ve heard the mourners again here
To sing
For all the people in the wind
As remembering the future can be the same of the past

This ancient plug is not enough
For us
The Dragon will be still above
Our heads and all the people will see what it is the end

No there is no shame
If I need to murder all this pain
I can find here a new consciousness.. it’s a bet

And this wretched gift
Someone from the past has given me
Can be something I have still to live.. to live

5 commenti:

Daniel ha detto...

L’antico tappo

Sono stato un altro uomo,
Sono stato qualcosa
Ho visto una terra antica
Ho visto una spiaggia senza fine che le maree potevano mostrare e affogare

C’è un energia
C’è un palpito
Che gli uomini possono percepire solo ogni tanto
Ascoltando tutti i sussurri e guardando tutte le sfumature
No non c’è nessuna vergogna
Se ho bisogno di assassinare questo dolore
Posso trovare qui una nuova consapevolezza.. è una scommessa

E questo sventurato dono
Che qualcuno dal passato mi ha dato
Potrebbe essere qualcosa che devo ancora vivere.. vivere

Ho sentito i portatori di lutto
Cantare ancora qui nel vento
Per tutte le persone
Come per ricordare che il futuro può essere lo stesso del passato

Questo antico tappo
Non è abbastanza per noi
Il drago sarà ancora
Sopra alle nostre teste e tutte le persone vedranno cosa è la fine

No non c’è nessuna vergogna
Se ho bisogno di assassinare questo dolore
Posso trovare qui una nuova consapevolezza.. è una scommessa

E questo sventurato dono
Che qualcuno dal passato mi ha dato
Potrebbe essere qualcosa che devo ancora vivere.. vivere

--

Ho abbozzato questo pezzo in Normandia, a Mont Saint Michel. Un luogo di straordinaria energia. La sua mole piramidale che si staglia in mezzo al Mare, insieme con le energie percepite, mi hanno dato l’idea che fosse una specie di “tappo” per energie sotterranee. E così ho usato la metafora nel pezzo. “Plug” però vuole dire anche connettore elettrico. E in questo caso l’ambivalenza di significato ci sta benissimo.

Questo è il primo dei vari pezzi che ho abbozzato in Francia, e che sto aggiustando in queste notti, anche per pensare meno. Vi racconterò il mio viaggio attraverso i testi delle canzoni.

Anonimo ha detto...

Nei miei viaggi scrivo sempre. Scrivo tanto. E anche io vivo i luoghi e li proietto dentro, li uso per descrivere sensazioni, emozioni, spesso ne diventano i custodi.

Tornando a cose più frivole: i km li faranno i nostri cadaveri... Allora sei pronto?

Anonimo ha detto...

Ho letto il post... e mi sento allagata... proprio come la marea che lascia emergere Saint Michel come un "plug"... e sento affiorare
dal profondo del mio ventre... una flusso di energia... che non riesco ad arginare... mi sento una fontana...
mi stai dicendo troppe cose Daniel... è come se stessi urlando... spalancando una finestra... cose che sento già dentro e quindi quando mi raggiungono diventano fortissime...
solo che la mia foto che ho di te... non è un riflesso nel mare...
dobbiamo capovolgere l'immagine...
A tutti costi... Daniel
A TUTTI COSTI...
Anche passando attraverso il dolore... se occorre... ma solo se questo dolore servirà a capovolgere l'immagine...
Ti sono vicina e lo sai..
Fly

Anonimo ha detto...

buongiorno Dolcezza... ciò che ho percepito io da questo pezzo è una forza sotterranea... un sentire lontano e sconosciuto che prende forma dentro di noi ed emerge... un passato che diventa futuro ed un futuro che forse non sarà che un ripercorrere del passato... in mezzo a tutto questo il solito dolore da esorcizzare, da mettere a tacere, da sconfiggere una volta per tutte, od almeno fino alla prossima volta che si ripresenterà...
ti abbraccio e sono sicura che tu riesca a sentire la vera essenza di questo abbraccio che non ha niente di virtuale...

Anonimo ha detto...

Io amo viaggiare e basta. Le mete fin'ora sono state quelle più facilmente raggiungibili dalla mia Isola. A Natale ero a Madrid. Viaggio quasi solo coi miei genitori dato che compagni di viaggio giovani non riesco a trovarne proprio. Viaggiare con mamma e babbo ha un notevole vantaggio: pagano loro. E poi con loro comando io, quindi posso tiranneggiare quanto voglio perchè quando siamo fuori loro si affidano totalmente a me.
Vorrei andare tanto in Irlanda ora, perché ho il volo ryan diretto per Dublino... Ma per ora non è aria, ecco..
Come mi piace scrivere in viaggio?
Di solito scrivo la sera, quando sono da sola in stanza d'albergo. Butto giù tutte le emozioni che ho raccolto durante la giornata, passata quasi sempre a camminare col naso per aria. Vorrei portarmi dietro carta e penna, ma coi miei che cicalecciano non potrei scrivere, invece è molto più facile stare in silenzio e rispondere a monosillabi ad ogni loro esclamazione di stupore, mentre mi perdo in quello che mi sta attorno...